venerdì 10 gennaio 2014

I prodotti della nostra terra- L'olio d'oliva (introduzione)

Salve a tutti,

diamo inizio a questo blog presentando una rubrica periodica ( I prodotti della nostra terra) nella quale presenteremo e descriveremo i grandi prodotti della cucina italiana, unici ed irripetibili. Cominciamo subito con  quello che secondo il mio personalissimo parere è il principe dei prodotti della dieta mediterranea: l'olio extra vergine di oliva.
Quali sono le sue peculiarità? Come e dove è meglio usarlo?
A queste ed altre domande, cercheremo di rispondere insieme ai miei compagni di avventura che presenterò man mano che  questo lungo cammino si protrarrà in avanti. E' mia intenzione, tuttavia,  coinvolgere il lettore sin dalla prima ora invitandolo a rispondere alle seguenti domande:

-quale olio/grassi usate?

-dove acquistate l'olio extra vergine d'oliva?

-in quali piatti della tradizione viene esaltato?

-quali sono gli oli tipici della vostra terra e da quali olive si ottengono?

-con quali metodi viene estratto?


Presentateci il vostro olio....

Sandro75k





5 commenti:

  1. Ciao Sandro questa è una ricetta semplice semplice che abbiamo in Sardegna per gustare le olive si chiama olive a scabecciu: Mettete a bollire dell'acqua salata. Versatevi le olive e cuocete per 3 minuti circa. Spegnete il fuoco e lasciatele riposare nell'acqua. In una padella rosolate l'aglio tagliato a fettine con l'olio. Togliete la padella dal fuoco per versare l'aceto e rimettete sul fuoco. Portate a ebollizione e spegnete. Scolate le olive e versatele nella padella. Aromatizzate con qualche foglia d'alloro fresco.
    Consumate dopo almeno 4 o 5 giorni.

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  2. Grazie Denis, prezioso contributo. Ricetta semplice e spettacolare!!!!

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  3. L'olio della mia terra, quello più tipico, deriva da una varietà di olive detta "moraiolo". Tale varietà è presente in tutta l'Italia centrale, ha una forma subtonda ed è di dimensione medio-piccola. L'olio prodotto dalla mia famiglia è estratto con metodo "tradizionale" a freddo con le macine in pietra. Di solito raccogliamo le olive ai primi di Novembre ed otteniamo una resa media del 15% in peso. L'olio che ne scaturisce è molto delicato, vellutato, tenue, leggero e si sposa eccellentemente su ogni tipo di piatto della tradizione. Ottimo sulla bruschetta, divino con fagioli e finocchi e con tutti i legumi in zuppa.

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  4. Consiglio a tutti, per commentare su questo blog di realizzare un "profilo google"..
    nell'attesa che l'amico Giuseppe Tafuri si aggiorni, pubblico, ringraziandolo di cuore, quanto segue:

    "L'olio che faccio io nasce da un mix di varietà (leccino, moraiolo, pendolino, ed ho anche qualche pianta di olive da tavola, che per la parte che non si utilizza per la gastronomia viene molita). La cosa importante è la cura delle piante (potatura, trattamento biologico con rame per le patologie dell'olivo), anche al fine di impedire a Bactrocera Oleae (la mosca dell'Olivo) di infettare le drupe. L'olio di qualità si fa a partire da olive sane, onde non avere un olio acido ed a basso tenore di polifenoli, perché questi ultimi devono essere in grado il più alto possibile (l'olio di qualità deve pizzicare in gola). Per quel che concerne la molitura, quella a freddo con macine di pietra per ottenere la pasta di olive, che sarà poi spremuta dalla pressa, è la migliore. Non fatevi imbambolare dal metodo continuo, non è la stessa cosa (detto metodo meccanico), perché la spremitura deve essere fatta con macine di pietra e pressa. Solo così l'olio non raggiunge temperature che possono alterarne il sapore e le qualità chimico-fisiche, che poi sono tutt'uno con quelle organolettiche. Io all'inizio ho provato entrambi e vi assicuro che è un altro olio, anche se i frantoiani dicono che è ottimo uguale con fior di docenti universitari che certificano la bontà del metodo continuo attuale. Non è così, perché il metodo tradizionale è sempre il migliore. Dà un olio meno limpido, ma più profumato. Sentirete all'olfatto proprio il profumo di olive spremute appena fatto. Quest'olio con le bruschette, sull'insalata, ma in genere su tutti i piatti è il migliore. Anche per friggere è il migliore, anche se costa produrlo così, perché regge meglio la temperatura e fa meno male. In sintesi questo è, anche se il discorso sull'olio e sulle olive è molto lungo, in quanto dalle tecniche di potatura, ai trattamenti biologici fatti in un certo modo (io uso solo rame combinato con un prodotto di mia formulazione segreta per combattere non solo l'occhio di pavone, il flagello dell'olivo, ma anche Bactrocera Oleae (la famigerata mosca, che è il flagello dei flagelli), dandolo periodicamente alle piante. Qui mi fermo e vi dico: usate l'olio extravergine d'oliva, anche per friggere, magari usatene di meno, ma usatelo, perché gli oli di frittura si possono estrarre solo con procedimenti chimici, che, se fossero conosciuti, porterebbero tutti a non usarli. Un saluto a tutti.

    Giuseppe Tafuri".

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